Venerdì 12 ottobre si è tenuto a Bari il primo Focus Group territoriale sul Mainstreaming che il National Contact Point Italia di Interreg MED, in carico a Regione Emilia-Romagna/ERVET, ha incluso tra le attività del proprio Piano di Comunicazione.
L’iniziativa risponde a un duplice obiettivo: da una parte coinvolgere le amministrazioni regionali su un’analisi della propria capacità di integrazione dei risultati dei progetti di Cooperazione Territoriale Europea nella programmazione mainstream, e, più in generale, della capacità dei progetti di CTE di influenzare il quadro programmatorio regionale; dall’altra fornire agli attuali beneficiari dei progetti e a tutti gli stakeholder un quadro di governance di riferimento che possa favorire il trasferimento e la capitalizzazione dei risultati dei progetti, e la loro efficace integrazione nella programmazione regionale.
Un obiettivo ambizioso, per il cui raggiungimento è stata scelta una modalità di lavoro fortemente caratterizzata qual è il Focus Group, una tecnica di rilevazione qualitativa tipica della ricerca sociale, che favorisce l’informalità, la libera espressione e l’interattività tra partecipanti esperti opportunamente selezionati.
Il Focus Group ha coinvolto infatti Autorità di gestione POR FESR e FSE e i coordinamenti regionali dei Programmi di CTE interessati, chiamati ad uno scambio e ad un confronto per poter sviluppare ipotesi e piste di lavoro utili a contribuire al dibattito che si aprirà sulla prossima programmazione post 2020.
All’incontro svoltosi a Bari hanno partecipato rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, dell’Agenzia di Coesione Territoriale, delle regioni Campania, Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Liguria. Presenti per la Puglia, che ha ospitato questa prima iniziativa, i rappresentanti delle Autorità di Gestione dei Programmi IPA CBC Italia-Albania-Montenegro, POR FESR/FSE, ed il Coordinatore del JS del Programma Grecia-Italia.
La giornata, aperta da Claudio Polignano del Coordinamento delle Politiche Internazionali e chiusa da Giuseppe Rubino Dirigente della Sezione Cooperazione Territoriale, ha visto una prima sessione dedicata ad approfondimenti sulle buone prassi regionali di valutazione del mainstreaming dei risultati dei progetti CTE offerti da Rita Fioresi (ERVET/Emilia Romagna) e Gianluca Tripodi (Valle d’Aosta), e sulle policy nazionali e gli organismi di riferimento per lo sviluppo delle attività, offerti da Michele Colavito e Viviana Russo dell’Agenzia di Coesione Territoriale.
I lavori della seconda sessione sono invece entrati nel merito del confronto e dello scambio di esperienze tra i partecipanti, che hanno contribuito al dibattito con ricchezza di spunti e di riflessioni consentendo di orientare la discussione che animerà il prossimo appuntamento fissato a Genova nel mese di novembre.
Sono previsti infatti altri tre tavoli di confronto, due dei quali programmati nel 2019, che consentiranno di proseguire il dialogo sul tema dell’integrazione tra progetti CTE e programmazione regionale nell’area Mediterranea ed Adriatico Ionica, e dare voce così ad una delle priorità strategiche dei Programmi CTE e in particolare del Programma Interreg MED.